“Il luogo da cui provieni non esiste più, il luogo in cui pensavi di andare non c’è mai stato, e il luogo in cui ti trovi non è buono a meno che tu non riesca a scappare. Dov’è un posto per te? Nessun posto… Niente fuori di te può darti un posto… In te stesso, in questo momento, è tutto lo spazio che hai”. (Flannery O’Connor)

Ho parlato di Lithium 24 a Pietrasecca, ospite del giornalista Claudio Mele e dell’Associazione Culturale Pietralunare. Fino a qualche tempo fa per me Pietrasecca era solo un viadotto dell’autostrada. Ora è un borgo pieno di vita e di persone che fanno accadere le cose. Abbiamo visitato le Grotte di Pietrasecca: un percorso dentro una cavità carsica con passaggi, concrezioni e una storia geologica che ti rimette in riga. La presentazione ha avuto luogo nell’ex chiesa di San Rocco, trasformata da Pietralunare in spazio culturale. Serata semplice: libri, chiacchiere, gente che ascolta davvero. C’erano anche Antonella Finucci e Valeria Valeri di

“Ovunque ci porteranno, per noi sarà meglio. Inshallah, se Dio vuole”.. Lo ha detto uno dei ragazzi mentre, sul display del telefono, una traduzione automatica trasformava le parole in italiano: “La polizia mi ha detto che sta per arrivare un bus per portarvi fuori dalla regione”. Poco dopo, il bus è arrivato davvero. Sin dall’alba, davanti alla Questura, il gruppo di giovani migranti ha stretto negli zaini tutto quello che possiede. Per quasi due settimane hanno dormito nei parchi del centro, all’aperto, tra le coperte distribuite dai volontari e la speranza che qualcosa si sbloccasse. La convocazione era per le

Nell’entroterra abruzzese, in un bosco del Vastese, c’è un rudere isolato. Chi lo ha raggiunto parla di una struttura fatiscente, senza luce, acqua e gas, con pareti lesionate e danni strutturali. Intorno, una roulotte di piccole dimensioni, un’area per allevare animali e un sistema di bagno a secco. Qui una coppia di origine anglosassone cresce i propri tre figli: una bambina di otto anni e due gemelli di sei. I piccoli non vanno a scuola e non hanno un pediatra. Una situazione che i magistrati definiscono di “grave pregiudizio”, tanto da chiedere un intervento immediato del tribunale con l’affidamento dei

La cicatrice di Usama taglia l’addome in diagonale, quindici centimetri di pelle ricucita in fretta. Lui la sfiora con due dita, mostrandola da sotto la felpa, senza compiacimento. «Serbia», dice. Secondo il suo racconto, qualcuno ha tentato di rapinarlo lungo la rotta balcanica. Nella fuga lo hanno accoltellato. È stato medicato con alcuni punti di sutura e ha continuato a camminare. La Bosnia gli ha lasciato altri segni, compatibili con morsi di cani utilizzati nei controlli di frontiera. SETTE ANNI A PIEDI. Usama ha 24 anni ed è partito a piedi dal Pakistan circa sette anni fa. Attraverso Iran, Turchia,

L’aria di Fiumicino sa di libertà e di stanchezza: quando le ruote del volo da Tirana hanno toccato la pista, per Michele D’Angelo – docente di Biologia all’Università dell’Aquila – è finito un tempo sospeso, 75 giorni di attesa, silenzi e spazi limitati in un carcere albanese dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale nei pressi di Valona in cui era morto un 16enne. D’Angelo era stato arrestato a inizio agosto: l’auto guidata dal professore era rimasta coinvolta in un urto con una Mercedes che si era ribaltata. Dopo il fermo, il docente era stato trattenuto nel carcere di

Una serata di magia, emozione e spettacolo quella che giovedì ha illuminato il Sistina Chapiteau di Roma, dove è andata in scena la Première italiana di “Moulin Rouge! Il Musical”. L’iniziativa, attesissima da pubblico e critica, ha segnato un nuovo traguardo nel panorama del teatro musicale nazionale, portando per la prima volta in Italia il kolossal ispirato al film di Baz Luhrmann del 2001. L’imponente struttura teatrale del Sistina Chapiteau si è trasformata nella Parigi bohémien di fine ‘800 nello spettacolo che il regista, autore e produttore Massimo Romeo Piparo ha portato per la prima volta in Italia. In scena fino a gennaio, lo spettacolo, prodotto su licenza della casa

Sul tavolo di Jannik Sinner c’erano due biglietti. Uno per Torino, dove dal 9 al 16 novembre difenderà il titolo alle Atp Finals. L’altro per Bologna, dove una settimana dopo l’Italia giocherà la Coppa Davis, vinta nelle ultime due edizioni. In mezzo ci sono solo 330 chilometri, che un Frecciarossa coprirebbe in poco più di due ore. Ma nel calendario di un tennista, quella distanza può sembrare un continente. E così Sinner ha scelto quale biglietto strappare: nella lista dei convocati della Davis figurano Musetti, Berrettini, Cobolli, Bolelli e Vavassori, ma non lui. Il suo forfait non è un capriccio: nel tennis

Lithium 24 ha trovato casa, per una sera, a Villa San Sebastiano, in un appuntamento organizzato dalla Biblioteca di Villa, una realtà costruita mattone dopo mattone da un gruppo di ragazzi testardi e visionari. Mi sono trovato benissimo: un confronto sincere davanti ai libri e alla chitarra. Grazie a chi ha reso possibile questo incontro — ad Antonella per la moderazione e il canto e a Luigia e Caterina per la simpatia e l’accoglienza #Lithium24 #BibliotecadiVilla #Abruzzo #VillaSanSebastiano #Libri #Musica #Parole